Cod. 1463

Lo Zeus di Capo Artemision

Terracotta patinata

191,00 €

Questa è la copia della testa del grande Poseidone in Bronzo del museo archeologico di Atene

The Poseidon of Artemision

La statua rappresenta Poseidone che brandisce il tridente con la mano destra. Questo è il lavoro originale di un grande scultore, probabilmente di Kalamis. La statua proviene da Capo Artemision, nel nord dell'Eubea.

Datato 460 a.C. - n° d'inventario 15161.

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Nettuno (mitologia) in breve

Nella mitologia romana, dio del mare, figlio del dio Saturno e fratello di Giove, re degli dei, e di Plutone, dio dei morti. In origine dio delle fonti e dei corsi d'acqua, fu poi identificato con il dio greco del mare, Poseidone.

Poseidone (mitologia) in breve

Nella mitologia greca, dio del mare, ma in origine anche dei terremoti, figlio del titano Crono e di Rea, e fratello di Zeus e di Ade.
Poseidone era lo sposo di Anfitrite, una delle nereidi, dalla quale aveva avuto un figlio, Tritone. Ebbe molte altre storie d'amore, specialmente con ninfe di sorgenti, con le quali generò numerosi figli famosi per la loro barbarie e crudeltà, tra i quali il gigante Orione e il ciclope Polifemo; con la gorgone Medusa concepì Pegaso, il celebre cavallo alato. Poseidone ha un ruolo di spicco in molte leggende e miti greci: lottò senza successo contro Atena, dea della saggezza, per il controllo di Atene; quando, assieme ad Apollo, si vide privato del compenso pattuito per avere aiutato Laomedonte, re di Troia, a costruire le mura della città, si vendicò furiosamente mandando un terribile mostro marino a devastare la regione, e durante la guerra di Troia si schierò con i greci. In arte Poseidone è rappresentato come un personaggio maestoso, con la barba, che impugna un tridente, ed è spesso accompagnato da un delfino. Ogni due anni, a Corinto, si tenevano in suo onore i giochi istmici, corse di cavalli e carri. I romani identificavano Poseidone con il loro dio del mare, Nettuno.

ciao Giorgio.....studia

Dissertazione sulla statua

Pescatori di Skiatos (isola greca vicino ad Evia) trovarono, nelle acque presso il Capo Artemision nell'anno 1926, il braccio sinistro della statua e due anni dopo fu trovato il corpo. La statua che, senza alcun dubbio, faceva parte del carico di una nave diretta a Roma e che affondò, è nota comunemente come "Poseidone di Istea", o "Nettuno con il tridente", o atleta che lancia il giavellotto, o addirittura "Zeus", è alta mt.2.09 ed è la più importante statua in bronzo che ci sia finora pervenuta in quasi perfetto stato di conservazione. L'opera coglie pienamente l'ideale della bellezza umana degli dei che si possedeva nell'antichità, e trova la sua evidenza formale nel movimento possente del gesto. Ha i piedi in posizione opposta, versa il suo peso sul piede sinistro, stende le braccia e con la mano destra scuote il tridente o il giavellotto. I capelli sono ordinatamente legati intorno alla testa e alcuni riccioli cadono senza cura sulla fronte. La statua a prima vista ricorda l'"Apollo dell'ombelico", che anonimi attribuiscono al grande scultore del V secolo "Xàlami"; infatti, scrittori antichi, facendo riferimento alle opere di Xàlami, richiamano alle caratteristiche generali della sua arte che trovano riscontro appunto nel Poseidone.

Tratto da una ricerca redatta dal   liceo Classico "N. Pizi" di Palmi

corso del Prof. Giglio Italiano

 

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http://www.sullacrestadellonda.it/mitologia/posidone.htm