Cod. 1480

Testa di ATENA LEMNIA

terracotta patinata di ns produzione

calco di una copia romana dell'Atena Lemnia di Fidia

191,00  €

 

In Italia esistono due stupende copie di età romana: A & B

A: La copia del Museo Civico Archeologico di Bologna
Questa testa di Atena Lemnia faceva parte della collezione Palagi di reperti classici

per saperne di più: http://www.comune.bologna.it/Musei/Archeologico


B: La copia del Museo Archeologico dei Campi Flegrei

Questa testa dell'Atena Lemnia di Fidia, fu rinvenuta durante gli scavi archeologici locali.

per saperne di più: http://www.aitantel.it/campiflegrei/

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Il calco in gesso dell'UNIVERSITA' di PISA

Al DIPARTIPENTO di SCIENZE ARCHEOLOGICHE

c'è una GYPSOTECA con una stupenda collezione di gessi antichi .

Lì potete ammirare un bellissimo calco della Testa femminile, c.d. "Dea di Butrinto" .

potete vederla anche tramite il web, cliccate su: http://archeo4.arch.unipi.it/gipsfo26.html

 

Prezzi esposti al netto d' I.V.A.


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tax free for Shipment Outside Italy

 

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FIDIA

Scultore greco, nato ad Atene nel 490 circa e morto probabilmente nel 430 a.C.

rappresenta il più prolifico e completo scultore dell’età classica, capace di padroneggiare tutte i materiali e le tecniche da quelle a tutto tondo a quelle a bassorilievo. Numerose sono state le sue opere, e la sua attività si è contraddistinta per la realizzazione di opere molto impegnative. Tra le sue prime opere vi fu una statua crisoelefantina (realizzata in oro e avorio) di Atena per la città di Pellene, quindi un Apollo Parnopios in bronzo, un’Atena Promachos e un’Atena Lemnia. Intorno al 450 realizzò la grande statua crisoelefantina di Zeus per il tempio di Olimpia, considerata nell’antichità una delle sette meraviglie del mondo. Opere queste tutte scomparse, di cui si rimangono solo qualche copia frammentaria o riproduzioni iconografiche su monete o gemme.

Nel 447 fu chiamato da Pericle a collaborare, con gli architetti Ictino e Callicrate, alla ricostruzione del Partenone, distrutto qualche anno prima dai persiani. La realizzazione del tempio durò circa dieci anni e Fidia realizzò per il complesso monumentale una quantità enorme di sculture: oltre le 40 statue che erano collocate nei due timpani, realizzò 92 metope e 159 metri di fregio con le processioni panatenaiche. Sua fu anche la celebre statua crisoelefantina di Atena Parthenos, collocata all’interno del tempio, oggi distrutta e di cui ci rimangono solo delle copie in scala molto ridotta e qualche raffigurazione su gemma.

La sua carriera artistica conobbe una improvvisa interruzione intorno al 432 quando fu ingiustamente accusato, per motivi di invidia, del furto di parte dell’oro necessario alla realizzazione della grande statua di Atena Parthenos. Finì probabilmente la sua vita, qualche anno dopo, in carcere o in esilio

 

ATENA

Atena Una delle dee più importanti della mitologia greca, presso i romani identificata con Minerva. Figlia prediletta di Zeus, Atena nacque già adulta dalla testa del dio, armata di uno scudo ornato con la spaventosa testa della gorgone Medusa, che pietrificava chiunque la guardasse, della sua lancia, dell'egida (una corazza di pelle caprina) e dell'elmo. Era chiamata anche Pallade o Parthénos ("la vergine"), e ad Atene si trovava il principale tempio a lei dedicato, il Partenone: secondo la leggenda, divenne suo come ricompensa del dono dell'ulivo che aveva fatto agli ateniesi.

Atena era prima di tutto la dea delle città greche, delle arti e dei mestieri e, nella mitologia più tarda, della saggezza. È anche la dea della guerra; tra gli dei fu la più accanita sostenitrice dei greci durante la guerra di Troia. Dopo la caduta della città, tuttavia, questi non rispettarono la sacralità di un altare dedicato alla dea, presso il quale si era rifugiata la profetessa troiana Cassandra.  Per punirli, Atena chiese quindi a Poseidone, dio del mare, di scatenare una tempesta che distrusse la maggior parte delle navi greche sulla via del ritorno da Troia. La dea era anche protettrice dell'agricoltura e dei mestieri femminili, soprattutto della filatura e della tessitura. All'uomo, invece, dedicò l'invenzione dell'aratro e del flauto e le arti di addomesticare gli animali, costruire navi e fabbricare calzature. Fu spesso associata agli uccelli, soprattutto alla civetta.