Fu scoperta a Nettuno, a sud di Roma nel 1609, nel corso degli scavi fatti sotto l'autorità del cardinale Scipione Borghese, nipote del papa Paolo V. I 17 frammenti furono affidati allo scultore Nicolas Cordier che ricompose l'opera. L'opera fu sistemata in una sala della villa di Scipione B., la famosa sala del Gladiatore. Nell'arco di pochi anni questa statua diventò il simbolo, il canone della bellezza antica classica. Da Londra a San Pietroburgo circolarono innumerevoli copie. In effetti non abbiamo certezza che si trattasse di un Gladiatore, forse pugile o discobolo o ancora semplice guerriero coraggioso.
All'inizio del XVIII secolo il principe Camillo Borghese, in preda a difficoltà finanziarie vendette la sua collezione a suo cognato....
Napoleone I
dal 1808 la statua è esposta al museo del Louvre, al centro di una sala che porta il suo nome, con il titolo: L'eroe che combatte.
L'artista Greco che la scolpì, così la firmò:
Agasis d'Epheso
il Gladiatore Borghese prima del restauro
lo stato attuale nella
galleria Daru "Museo del Louvre"
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